13# Desiderio e bellezza

The man who laughs, Paul Leni (1928)

 

Corso di Teoria della letteratura – Università di Padova

Lezione XIII –  30 ottobre 2000

 

Argomento

Brandalise torna sul ruolo della dama: nel monologo che la vede protagonista, Marcela protesta contro il volere generale che le impone di riamare il corteggiatore, una reciprocità che si può far risalire al mito platonico di Ermafrodito. Vengono ripercorse le variazioni sul tema in Shakespeare, Wagner, Lope, Platone, Pirandello, Max Ophuls.

In Shakespeare e Lope si presenta infatti una seconda via rispetto al rapporto amoroso inteso come appropriazione dell’oggetto amato. Si tratta di approfondire la schematizzazione della relazione facendone emergere una verità, capace questa di dissolverne l’aspetto violento di falsità:  così ne Il mercante di Venezia o ne Il cane dell’ortolano. Il legame è dunque essenziale solo se non sovra-imposto, se coincide con la forma stessa del singolo.

In quanto singolo, Marcela rivendica la propria autonomia ontologica e affronta il tema della bellezza come separata dal desiderio (vera fonte di bellezza): ciò porta Brandalise ad esplorare la figura del  freak ( ne L’homme qui rit di Hugo, o ne Il Compleanno dell’Infanta di Wilde) e a riflettere sulla relazione tra bellezza, tempo e caducità.