Vaslav Nijinski: pensiero e danza

Pubblichiamo l’intervento del Prof Brandalise dal titolo “Danzare per gli dei. Vaslav Nijinski: pensiero e danza”, tenutosi in senso al terzo incontro del Progetto Archetypon (Pagina Facebook), che ringraziamo per la preziosa disponibilità.
Di seguito l’abstract dell’incontro:

La figura di Vaslav Nijinsky viene usualmente evocata come immagine sintetica di un evento, quale quello dei Ballets Russes, incontestabilmente centrale nella vicenda novecentesca delle arti coreutiche, ma capace di entrare in risonanza con dimensioni ulteriori dell’esperienza estetica e culturale. A intensificare la suggestione emanata dal personaggio concorre poi una biografia che si presta a iscrivere il suo stesso lascito artistico sotto l’insegna del tema sempre stimolante del rapporto tra genialità e follia. Ma al di là di quanto legittimamente si situa negli ordini di discorso della storia della danza e dell’esplorazione del caso clinico, l’intreccio tra l’eco ancor viva della forza coinvolgente del suo gesto sulla scena e oltre di essa, con la folla di segnali che si irradiano dalla scrittura lucida quanto sismicamente stravolta delle pagine dei suoi diari, riaprono a un livello non banale la questione, vissuta con ben nota intensità da alcuni protagonisti della cultura contemporanea, di quanto riveli dell’atto del pensare il suo confronto con l’immagine della danza.