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Corso di Teoria della letteratura – Università di Padova
Lezione VIII – 17 ottobre 2000
Argomento
La lezione apre con un discorso sul genere cavalleresco, inteso come letteratura di consumo nella quale il lettore si presta ad un abbandono acritico alla fascinazione. Brandalise analizza quindi la posizione paradossale di Don Chisciotte, che rivendica invece la intrinseca verità letteraria della tradizione cavalleresca.
In Don Chisciotte, dominato dai cliché dei romanzi cavallereschi, si incarna anche il tema della marionetta (indagato da Kleist a Rilke e altri ancora). Eppure qui si afferma al contempo un gesto assolutamente soggettivato: nessuna originalità se non come iperbole dell’imitazione, che Brandalise evidenzia portando ad esempio il folle di Arsenico e vecchi merletti.
La lezione, prima approssimazione ai romanzi cavallereschi, si conclude con una riflessione sul rapporto tra i concetti corpo/scheletro e spirito/lettera, attraversando i pensieri di San Paolo, Kierkegaard, Novalis, e chiude con una riflessione sul letteralismo estremo di Don Chisciotte.